Schede
Si formano durante l'estate nei paesi della provincia le Squadre d'Azione Patriottica (SAP), con lo scopo di ampliare la partecipazione popolare alla Resistenza.
All'inizio si tratta di gruppi di partigiani che non agiscono in piena clandestinità: sono composti infatti di uomini che svolgono attività regolari e mantengono la propria identità e residenza. Compiono però azioni di contrasto e sabotaggio, promuovono e appoggiano con le armi scioperi e manifestazioni, svolgono un'opera costante di propaganda a favore della lotta di liberazione dal nazifascismo.
Compito delle SAP è anche quello di fornire supporto logistico e organizzativo alle brigate partigiane mobili e ai giovani renitenti. Esse sono numericamente maggiori (in media circa 15-20 combattenti) dei nuclei GAP, ma anche meno disciplinate e coese, e quindi più soggette a delazioni e infiltrazioni. Negli ultimi mesi della lotta antifascista diverranno comunque anch'esse formazioni ad alto profilo militare.
Nella bassa bolognese agiscono la 3a Brigata nella zona di Bazzano (in seguito si fonderà con la 63a "Bolero" Garibaldi), la 2a Brigata "Paolo" nella zona di Galliera, la 4a "Venturoli" ad Altedo e la 5a "Bonvicini" nel circondario di Medicina e Molinella.