Schede
Negli anni prefascisti furono promosse numerose occupazioni di terre, ma poche d’aziende industriali.
Il fenomeno più importante si ebbe nel settembre 1920 quando la FIOM dopo avere conquistato le 8 ore di lavoro nel 1919 - iniziò le trattative per stabilire, su scala regionale, i minimi di paga delle categorie.
Il 13 agosto 1920 la trattativa fu interrotta e il 21 i lavoratori scesero in sciopero. Il 30.8.1920 la Romeo di Milano dichiarò la “serrata” e i lavoratori risposero con l’occupazione. Subito dopo i principali complessi industriali dell’Italia del nord furono occupati.
A Bologna - caratterizzata dalla presenza d’aziende medio-piccole - il fenomeno ebbe dimensioni modeste. Al termine di una non facile trattativa - con la mediazione del governo che promise una forma di controllo operaio - fu raggiunto un accordo nazionale, approvato a larga maggioranza da un congresso straordinario della FIOM.
Le fabbriche furono restituite ai proprietari, ma il controllo operaio - anche a causa della reazione fascista scatenata poco dopo nel paese - restò sulla carta. [O]