Schede
Giorgio Bassani (1916-2000), figlio di ebrei ferraresi e studente all'Università di Bologna – vi conseguirà nel 1939 la laurea in Lettere con il prof. Carlo Calcaterra - pubblica sul “Corriere padano” il suo primo racconto, “III classe”, in cui descrive gli spostamenti in treno degli studenti pendolari tra Ferrara e Bologna.
Bassani è assieme a Francesco Arcangeli, Antonio Rinaldi e Attilio Bertolucci, tra gli allievi più assidui di Roberto Longhi, che in questo periodo, tramite magistrali lezioni accademiche e scritti critici di alta fattura letteraria, opera una decisiva rivalutazione dell'arte ferrarese e bolognese.
Frequenta il negozio di stufe di Giuseppe Raimondi in piazza Santo Stefano e lo studio di Giorgio Morandi, sedi non ufficiali di quella "scuola letteraria bolognese", in cui si coltiva lo "scambio osmotico" tra letteratura e arte.
Il confronto costante con i bolognesi porterà alla definizione della sua poetica e del suo stile.
A Bologna entrerà più avanti, attraverso Carlo Ludovico Ragghianti, nelle fila del Partito d'Azione e della resistenza. Dopo i “torbidi e intricati” anni della guerra, Bassani ricorderà con piacere le amicizie del periodo giovanile trascorso sotto le due torri, il desiderio condiviso “di vedersi, di parlarsi e di credere l'uno nell'altro”.