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Devastati dai fascisti gli studi di noti avvocati

3 Gennaio 1925

Schede

Il 3 gennaio alla Camera Mussolini si assume la piena responsabilità politica e morale del delitto Matteotti e dell'illegalismo fascista.
Nella notte a Bologna vengono assaliti e devastati dai fascisti gli studi di alcuni noti avvocati vicini all'opposizione: Mario Bergamo, Dante Calabri, Eugenio e Mario Jacchia, Giulio Zanardi.
In città e provincia sono assaltate sedi sindacali e politiche e sequestrati con la forza i giornali antifascisti o quelli che, come il “Resto del Carlino”, hanno espresso indignazione per l'uccisione del deputato socialista.
A seguito delle violenze si dimettono i consiglieri comunali popolari.
Lo squadrista Arconovaldo Bonaccorsi propone di dare "solidarietà ai così detti Fascisti devastatori" approvando le dimissioni dei popolari, rei di essere "in losca combutta sul colle dell'Aventino" con le "vecchie baldracche social-comuniste", che tramano contro la Patria a Bologna i fascisti mettono a sacco le sedi del PPI e dell'Unione del lavoro (il sindacato "bianco") in via Marsala 6. In via Oberdan è distrutta la redazione de "Il Mulo" il settimanale satirico cattolico.

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