Schede
Ai primi di gennaio del 1944 le ville Ghisilieri e Davia e tutta la parte interna di Colle Ameno vengono requisite dalla Luftwaffe che vi si insedia con reparti per il controllo e l’organizzazione del settore aereo operanti nelle zone al di qua della Linea gotica.
Il 9 luglio subentra la Croce Rossa che trasforma i locali in un ospedale militare, attivo per circa tre mesi.
Dal 6 ottobre al 23 dicembre 1944 Colle Ameno viene trasformato in un campo di smistamento di prigionieri civili. Gli uomini particolarmente prestanti che transitano da Colle Ameno vengono inviati alle Caserme Rosse di Corticella o in altri centri di raccolta bolognesi per essere spediti in Germania nei campi di lavoro, oppure vengono direttamente mandati sui luoghi in cui è necessaria manodopera. Gli uomini validi vengono utilizzati nelle retrovie della Linea gotica per lavori pesanti, di fortificazione e trasporto. Gli uomini inabili o giudicati colpevoli di qualche mancanza vengono fucilati. Colle Ameno si trasforma così in un piccolo lager che funziona anche come campo di smistamento e prigionia: dopo la guerra, secondo quanto riferito in una lista conservata presso l’Archivio Comunale di Sasso Marconi, sono state ritrovate 50 salme mal sepolte.
La cattura degli uomini avviene in vario modo: attraverso piccoli rastrellamenti oppure durante il grosso spostamento della popolazione, seguito all’ordine di evacuazione coatta verso Bologna, emanato dai tedeschi nell’autunno del 1944.
Pesantissime sono le violenze e le vessazioni subite dai prigionieri. Il 18 ottobre 1944 a Colle Ameno vengono uccisi 6 uomini residenti nel Comune di Marzabotto.