Schede
Il Consorzio della Bonifica Renana amplia il territorio di sua pertinenza a sud della via Emilia, includendo i bacini del Sillaro, Quaderna e Santerno.
E' assunta la nuova denominazione di "Consorzio della Grande Bonificazione Renana". In questo anno viene completato l’inalveamento del fiume Idice nel Reno tramite una chiavica a cinque luci, detta il Chiavicone.
E’ mantenuta anche la servitù di espansione delle acque in alcuni terreni limitrofi. La sistemazione del corso dell’Idice e dei corsi d’acqua alla destra del Reno aveva dato origine, nel Settecento, al progetto del Cavo Benedettino e alla successiva immissione del Reno nel Po di Primaro. All’inizio dell’Ottocento, poi, una estesa zona valliva era stata arginata ed era stata istituita la Cassa di Colmata Idice-Quaderna.
Nella cassa erano coltivati foraggi e cereali nelle zone più asciutte, mentre le zone umide erano state trasformate in risaie. Il progetto per l'inalveazione dell'ultimo tratto dell'Idice in Reno è stato redatto dal Pasini nel 1927.
La zona delle valli di Campotto e Vallesanta, nel territorio di Argenta, è l'area chiave per l'assetto idraulico del territorio bolognese: è qui che nell'alto argine del Reno (fino a 12 metri s.l.m.) si immettono l'Idice, il Sillaro e i canali collettori della bonifica.