Schede
Due formazioni di fortezze volanti americane (51 aerei appartenenti al 97° e al 99° Bomb Group del 5° Wing), partite dalle loro basi in Algeria, scaricano 150 tonnellate di bombe sullo scalo ferroviario di Bologna, considerato "the most important railway centre in Italy".
Numerose cadono anche sul centro della città. Si registrano 163 morti e circa 300 feriti. L'Ospedale Maggiore è sorpreso nel pieno del suo funzionamento. Viene distrutto soprattutto il corpo di fabbrica su via Riva Reno e parecchie sono le vittime, tra cui il direttore della farmacia e alcuni infermieri. I malati gravi vengono trasferiti al Sant'Orsola. La chiesa gotica di San Francesco è gravemente danneggiata nella facciata e nelle navate laterali. Viene colpito in via Ugo Bassi l'hotel Brun, ex palazzo Ghisilieri, già restaurato dal Rubbiani nel 1911. Il sepolcro di Rolandino dé Passeggeri in piazza San Domenico è completamente demolito. Un colpo distrugge l'angolo sud-ovest del Palazzo comunale. E' danneggiata anche la prefettura, compreso lo stesso alloggio del Prefetto, che sarà ospitato dal Cardinale Nasalli Rocca.
Molti avevano scambiato l'incursione per l'esercitazione aerea quotidiana delle 10. Il bombardamento del 24 luglio provoca lo sfollamento di tante famiglie nelle campagne e nei paesi dell'Appennino.