Schede
Nell’estate 1944 il distaccamento Pasquali della 4° brigata Venturoli Garibaldi sistemò una base nelle case coloniche delle famiglie Vanti e Maccagnani a Vigorso (Budrio) nei pressi dell’argine dell’Idice.
Nella seconda metà del mese d’ottobre si fermarono nella base numerose squadre di partigiani delle 36° brigata, 62° e 66° provenienti dalla montagna e dirette a Bologna, per prendere parte a quella che si riteneva l’imminente insurrezione.
La mattina del 21 ottobre la casa della famiglia Maccagnani - in via Mazzacavallo - fu circondata da reparti tedeschi. Su indicazione di una spia identificarono dapprima il deposito delle armi del distaccamento Pasquali e quindi tentarono di penetrare nel fienile, dove si trovavano tra i 25 e i 30 partigiani. Seguì uno scontro a fuoco durato sino alle prime ore del pomeriggio, quando i tedeschi riuscirono a piegare la resistenza dei partigiani. Il fienile fu completamente distrutto.
Nello scontro persero la vita otto partigiani: Medardo Bottonelli, Carlo Casarini, Ilario Giuliani, Enzo Melloni, Mario Pirini, Giovanni Tassoni, Modesto Zanetti ed Enzo Zuffi. Numerosi i prigionieri. Portati a Medicina, furono identificati da Slovenko, un cecosclovacco che aveva disertato dall'esercito tedesco, che si era aggregato alla 62a brigata Camicie rosse Garibaldi e che, una volta catturato dai tedeschi, aveva collaborato per avere salva la vita.
I tedeschi, dopo la battaglia di Vigorso, uccisero sette delle otto persone che abitavano nella casa colonica. Le vittime furono Ivo Galletti e la figlia Anna Teresa, Celestino Gabrielli, Giuseppina, Ida, Emma ed Enrica Maccagnani.
La mattina del 22 a Medicina vennero fucilati altri otto partigiani: Bruno Collina, Armandino Grossi, Libero Nardi, Guerrino Negrini, Spartaco Rossi, Dante Scagliarini, Bruno Stagni e Paolo Tassoni. [Nazario Sauro Onofri]