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Arpinati nominato sottosegretario agli Interni

12 Luglio 1929

Schede

Il ras di Bologna Leandro Arpinati va a Roma: è nominato da Mussolini sottosegretario agli Interni, in pratica la seconda carica del regime, detenuta dal 1926 (dopo l'attentato di Zamboni e il successivo allontanamento di Federzoni) dal Duce stesso.
Alla partenza di Arpinati subentra come segretario federale del PnF Mario Ghinelli, ispettore dei gruppi rionali e suo fedelissimo. Altri uomini a lui vicini, Antonio Carranti e Giovan Battista Berardi, deterranno in successione la carica podestarile.
Si realizzano gli auspici espressi a Mussolini dal prefetto Guadagnini: "E' interesse del Partito che il blocco politico, dall'On. Arpinati formato, debba conservarsi anche senza di lui".
Dino Grandi è nominato ministro degli esteri, con Mussolini titolare.

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