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Urna cineraria di Ulpius Hermippus

urna II secolo d.C.

Schede

Provenienza: Roma. Collezione Marsili.


TRASCRIZIONE

D(is) [M(anibus)] s(acrum)

Hermippo

Aug(usti) lib(erto) proc(uratori)

scaenic(orum) Ulp(ia)

Amanda et Ulp(ia)

Primitiva patr(i)

b(ene) m(erenti) posuerunt

TRADUZIONE

Sacro agli Dei Mani

Ad Ermippo liberto imperiale, procuratore scenico, padre meritevole, Ulpia Amanda e Ulpia Primitiva posero

L’urnetta circolare, di cui non si conserva il coperchio, presenta una piccola tabella in cui trova posto l’iscrizione a ricordo di Ulpius Hermippus, un liberto imperiale vissuto nell’età di Traiano, come rivela il gentilizio Ulpius portato da Amanda e da Primitiva, che curarono il deposito delle ceneri dell’uomo e che sono a loro volta sue figlie o liberte.

Hermippus ricoprì l’importante carica di procuratore scenico, cioè di funzionario preposto alla direzione dei ludi scaenici, pubbliche rappresentazioni teatrali.

Curiosità: La parola abbreviata “patr” può essere sciolta come patri o patroni, padre o patrono. Quale è lo scioglimento corretto? Per noi moderni è una domanda spesso senza risposta, a meno che il contesto dell’epigrafe non tolga ogni dubbio. 

Amanda e Primitiva erano figlie o liberte di Hermippo? Essere una liberta non comporta forse una sorta di amore filiale nei confronti del patronus, che è quindi visto come un padre? O ancora, Ermippo non può essere davvero allo stesso tempo padre e patrono delle due fanciulle? Cosa possibile, se la madre delle fanciulle fosse stata una serva di Ermippo con la quale l’uomo generò dei figli. Non ne verremo mai a capo, non possedendo più quella complicità tra contemporanei che presuppone un comune vocabolario tra chi scrive e chi legge.

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Descrizione tecnica

Marmo: 38x36 cm. Inv. 19007