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Statua e capitello da un monumento sepolcrale

mausoleo Fine del I secolo a.C.-inizi del I secolo d.C.

Schede

Provenienza: S. Pietro in Casale (Bologna), località Maccaretolo. Rinvenuti nel 1839.

La statua, di dimensioni leggermente superiori al vero, rappresenta un uomo di età avanzata, dal volto severo, vestito di toga, simbolo del suo status di libero cittadino romano, e con un rotolo di pergamena - il volumen - nella mano sinistra, forse prima custodito insieme ad altri nel contenitore cilindrico - la capsa - collocato ai suoi piedi. Tutti gli elementi che lo caratterizzano inducono a riconoscere in lui un personaggio di alto rango, impegnato nella vita civile della sua comunità. 

L’immagine era collocata in origine su un imponente monumento funerario “a cuspide”, alto non meno di 10 metri, del quale faceva parte anche il capitello di tipo corinzio, posto al culmine del tetto.

Curiosità: I monumenti funerari a cuspide, così chiamati per la particolare forma della copertura, si diffusero a Roma e nell’Italia settentrionale verso la metà del I secolo a.C. Avevano dimensioni imponenti, dagli 8 ai 14 metri di altezza, erano costruiti interamente in pietra e si componevano di un alto basamento su cui poggiava una sorta di piccolo tempio colonnato coperto da un tetto piramidale cuspidato. Tra le colonne trovavano posto le statue del defunto e dei suoi familiari, mentre sul basamento era posta l’iscrizione che ne riportava i nomi. Dal territorio di San Pietro in Casale provengono testimonianze di numerosi monumenti di questo tipo, sebbene i più noti, perché quasi interamente conservati, siano quelli rinvenuti a Sarsina, nell’Appennino forlivese.

Guarda la statua nel database UBI ERAT LUPA

Guarda il capitello nel database UBI ERAT LUPA

Descrizione tecnica

Calcare. Statua: 217,4x62,5x47,5 cm; capitello: 66x47x47 cm. Invv. 19057, 19062.