Schede
Provenienza: Bologna, Via del Tuscolano. Rinvenuto nel 2011.
TRASCRIZIONE
M(arcus) Beleius C(ai) f(ilius) Sab(atina)
TRADUZIONE
Marco Beleio, figlio di Caio, della tribù Sabatina
Il grande sarcofago di Marcus Beleius fu trovato ancora sigillato da grappe di piombo in una piccola necropoli alla periferia settentrionale di Bologna nel 2011.
Sul coperchio del sarcofago, databile al passaggio dall’età repubblicana a quella imperiale (fine del I secolo a.C.), l’iscrizione riporta il nome di Marco Beleio, figlio di Caio, iscritto alla tribù Sabatina. Dal suo nome di famiglia, il gentilizio Beleius, deduciamo che doveva avere ascendenze celtiche, mentre la sua appartenenza alla tribù Sabatina ci dice che non era un cittadino di Bologna, città ascritta alla tribù Lemonia, ma forse uno dei ricchi profughi di Mantova arrivati a Bononia a seguito delle persecuzioni di Ottaviano.
Curiosità: Il microscavo effettuato da archeologi ed antropologi all’interno della cassa di pietra ha rivelato che Beleio fu solamente il primo (e legittimo!) proprietario del sarcofago, che in epoche successive fu per due volte riaperto e riutilizzato. Accanto al corpo del “titolare” sono stati rinvenuti lo scheletro di un bambino e quello di una donna, deposti in momenti successivi
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Pietra d'Aurisina: 100x250x110 cm. Senza inv.