Alfonsino Saccenti

Alfonsino Saccenti, da Rodolfo e Carolina Filippini; nato il 29 novembre 1924 a Sant'Agata Bolognese. Nel 1943 residente a San Pietro in Casale. Licenza elementare. Mezzadro.
Prestò servizio militare in fanteria a Cervignano del Friuli (UD) dal 28 agosto all'8 settembre 1943.
Dopo l'avvento della RSI, fu costretto a rispondere al richiamo alle armi nell'esercito della stessa «repubblica», dal quale fuggì 20 giorni dopo.
Rientrato a casa, nel febbraio 1944 fu nuovamente fermato e avviato in Germania, ma riuscì a sottrarsi alla deportazione ancora con una fuga.
Ritornò a casa, ma a fine febbraio fu prelevato un'altra volta ed inquadrato in un battaglione inviato a Pescara per eseguire lavori per i tedeschi. Ai primi di maggio piantò in asso l'ufficiale del quale era l'attendente e tornò a casa. Nei giorni seguenti, indirizzato dal fratello Cleto, iniziò a svolgere attività in appoggio ai partigiani del luogo.
Militò nella 2a brigata Paolo Garibaldi ed operò a San Pietro in Casale, con funzione di capo squadra.
Riconosciuto partigiano, con il grado di sottotenente, dal 3 agosto 1944 alla Liberazione. [AR]