Salta al contenuto principale Skip to footer content

Ritratto di fanciulla

1692 ca.

Schede

La giovane donna è stata in passato identificata con Ippolita Obizzi, ritratta prima del matrimonio col marchese Tommaso Campeggi, avvenuto nel 1660. La curiosa acconciatura con i boccoli pendenti e la foggia dell’abito, dettagliatamente descritti nel dipinto qui esposto, sono però tipici della moda dei tardi anni ottanta–primi novanta del Seicento. Sembra quindi più prudente lasciare in sospeso l’identificazione, ma riconoscere l’opera quale lavoro di Benedetto Gennari. L'artista aveva trascorso molti anni in Francia e in Inghilterra, dove aveva consolidato la propria fama di ritrattista, che lo accompagnò al rientro a Bologna nel 1792, garantendogli commissioni importanti. Il mazzetto di fiori nel prezioso vaso d’argento sbalzato allude alla freschezza della gioventù, ma anche alla caducità della vita, conferendo un significato morale al dipinto, così puntuale nella rappresentazioni dei lussuosi oggetti che lo caratterizzano.

Benedetto Gennari il Giovane, attr. (Cento, 1633 – Bologna, 1715), Ritratto di fanciulla, 1692 ca. olio su tela. Collezioni Comunali d’Arte, Bologna.

Testo tratto da "Guercino e i suoi allievi. Dalle ‘teste di carattere’ ai ritratti", catalogo della mostra a cura di Silvia Battistini, Bologna, 2023.