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Piccol Reno (Il)

1845 - 1846

Schede

Il 17 ottobre 1844 si affaccia a Bologna un nuovo foglio settimanale di otto pagine, "Il Piccol Reno", stampato presso la Tipografia di San Tommaso D'Aquino e con Direzione in Via delle Grade di San Domenico n. 492. A partire dal 5 luglio 1845 esce con un nuovo n. 1, proseguendo fino al n. 52, stampato il 27 giugno 1846. Grazie all'annuncio di una pubblicazione separata dedicata alla raccolta di vari articoli comparsi sul foglio, sappiamo che il proprietario del giornale era Marcellino Sibaud (1812 - 1891), che fu anche custode dimostratore della Certosa fino al 1845.
Nella pubblicazione vengono proposte curiosità storiche locali e non, poesie, riflessioni filosofiche e di costume, recensioni e critiche di libri e spettacoli. Spesso gli articoli sono anonimi, ma compaiono componimenti di Giuseppe Borghi, Cesare Cavara, Giuseppe Corsi, Gaetano Golfieri, Domenico Missiroli, Salvatore Muzzi. Piuttosto curioso lo scambio di opinioni tra Marcellino Sibaud e Quirico Filopanti in merito ad una dissertazione geometrica sulla suddivisione del cerchio in dodici parti uguali, uscite tra il n. 6 e quello successivo.
In sette numeri compaiono articoli dedicati a 'I misteri di Felsina Antica', tra cui la celebre lapide di Aelia Laelia Crispis, o l'epigrafe isiaca di Santo Stefano, ma anche ipotesi sulle nomenclature delle strade. Alle culture antiche è dato particolare rilievo, sia per diversi scritti dedicati al culto del fuoco nelle varie civiltà, che sul mito di Atlantide: tutti temi molto cari a Sibaud, a cui si devono gran parte degli articoli non firmati.
Particolare attenzione viene data verso la Certosa, che compare per la prima volta nel n. 20 con una descrizione della Chiesa di san Girolamo. Nei n. 24, 27, 30, 33 e 36 compaiono articoli sulle sale delle antichità, attualmente corrispondenti a quelle del Chiostro 1500. Nel n. 35 e nel 51 vengono studiate alcune delle madonne esposte nel Chiostro dell'Ossaia. Ai n. 39 e 42 spettano gli articoli sulle sale del secolo XVII, attuali ambienti a sud del Chiostro I°. Nei n. 48, 49, 51 e 52 viene riproposta una descrizione della Certosa datata 1814.
L'avventura del Piccol Reno termina dopo un solo anno. E' lo stesso Sibaud che ne dà comunicazione nel n. 41 dove, nell'articolo 'Della educazione dei figli', scrive come abbia "io già ed irremovibilmente deliberato di finirla con questo mio malaugurato Foglio settimanale, e precisamente col N. 52, il quale compie un Volume, che i miei Associati sonosi obbligati a ricevere, ed io completare." Dello scarso successo editoriale è testimonianza la segnalazione che ne fece il 'Giornale Euganeo' nel 1846: "Il Piccol Reno, che segue le pedate della ex Voce della verità.... è meritatamente senza lettori."

La rivista è interamente disponibile in formato PDF ed è scaricabile anche una ampia trascrizione dei testi dedicati alla Certosa, insieme al carteggio tra Marcellino Sibaud e Quirico Filopanti.

Roberto Martorelli
Febbraio 2016

La digitalizzazione della rivista è stata svolta nel corso dello stage scuola-lavoro 2016 del Liceo Ginnasio Luigi Galvani: Francesca Ballardini, Adele Fontana, Francesca Maria Marziano, Gaia Valenziano. Le trascrizioni dei testi sono di Lorena Barchetti.