Schede
Tragico e al limite del grand-guignol questo manifesto di Ortelli (stampa litografica a colori, cm. 139 x 99, Torino, Atelier Butteri), in cui è adombrata la figura eroica di Carlo Delcroix, giovane ufficiale dei bersaglieri che, cieco di guerra, non si perse d’animo e predicò ai suoi la riscossa. Tutto il manifesto è incentrato su questo personaggio che si erge, solitario, da una sorta di piedistallo, espediente simile a quello escogitato da Ugo Finozzi per l’opera Cacciali via!. Stessa posa statuaria quindi anche se in questo caso l’eroe non è visto di profilo ma frontalmente. La decisione, l’energia, il vigore sono tutti contenuti nella mano destra, chiusa a pugno, che risulta essere il punto focale del manifesto, dato che l’occhio dello spettatore tende a scivolare verso il centro dell’opera trovandovi quasi rifugio dopo la forte emozione provata nell’osservare il capo bendato dell’eroe. L’artista cerca l’effetto tridimensionale e lo ottiene con un attento esame dei particolari senza tralasciare l’importanza di un contorno netto tale da essere messo in risalto dal chiarore dello sfondo.
Maria Alessandra Corticelli Guarmani
Testo tratto da L'oro e il piombo - I prestiti nazionali in Italia nella Grande Guerra, Bollettino del Museo del Risorgimento. Bologna, anno XXXVI, 1991. Trascrizione a cura di Lorena Barchetti
