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Oche, delle

Via delle Oche

Strada

Schede

Da via Piella a via Guglielmo Oberdan.
Prima documentazione dell'odonimo: 1583 (Androna dalle Oche).


Dal XVI secolo e fino a tutto il XVIII secolo questa via fu sempre chiamata Androna delle Oche, raramente Androna delle Ocche, ed ancora più raramente via delle Ocche.
Proprio quest’ultmo odonimo, via delle Ocche (sic), fu ufficializzato nel 1801 dalla riforma toponomastica napoleonica.
Nel 1878 (nell’ambito della riforma toponomastica postunitaria che cominciò nel 1873 e che si concluse quell’anno) la nostra via divenne vicolo delle Oche per poi essere promossa a via delle Oche nei primi anni del XX secolo.

Tra XVI e XVII secolo Androna delle Oche indicava, oltre alla nostra via, un vicolo scomparso chiamato anche Androna dei Grassi, che metteva in comunicazione la nostra via con via Marsala.

L’odonimo Oche probabilmente fa riferimento alla presenza di oche per la vicinanza delle fosse della seconda cerchia di mura della città, fosse, in questo caso alimentate dalle acque del Canale di Reno.
Androna è denominazione generica (comune a tante altre vie) che indica l’uso della via come latrina a cielo aperto.

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