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Monumento di Vincenzo Patuzzi

cippo 1823 circa

Schede

Riportiamo un brano tratto dalle descrizione del monumento inclusa nella Collezione dei Monumenti Sepolcrali del Cimitero di Bologna, edito da Giovanni Zecchi tra il 1825 e il 1827. “...Monumento dell'Avvocato Vincenzo Patuzzi, che per la fama precorsa di sua dottrina, e virtù si cattivò il rispetto, e l'onore d'ognuno. Nelle varie vicende de' passati tempi sostenne cariche le più luminose, ed autorevoli, e per ultimo suo vanto, e decoro fu costituito Presidente del Tribunale d'Appello in Bologna. Visse da uomo pio per anni 77 mesi 3, e giorni 15, e passò agli eterni beni li 12 Aprile dell'anno 1823. Gli fu eretto il monumento dal figlio Avvocato Giuseppe Patuzzi a suo nome, e dalla madre Rosa Bacialli, non che dalle figlie Maria, e Teresa Patuzzi. Venne inventato dall'Ingegnere Architetto Luigi Marchesini, ed eseguito in maggior parte dallo scagliolista Agostino Canturio. Il busto è lavoro dello scultore Innocenzo Giungi; nè si vuol pure tacer l'opera dell'ornatista Gaetano Ferri”.

Descrizione tecnica

Il manufatto è costituito da un cippo collocato a parete entro una nicchia. Sia nel basamento che nel corpo del cippo sono collocate due lapidi commemorative; nella parte superiore è collocato il busto a tuttotondo del defunto. Nella parete della nicchia sono applicate due mensole sulle quali sono collocati due vasi portafiori in marmo; nella parte superiore due cornici modanate di forma circolare. Il catino della nicchia è decorato con cassettoni dipinti.