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Monumento di Giovanna Marulli

pittura murale 1804 circa

Schede

Il monumento è dedicato a Giovanna Marulli, moglie del nobile bolognese Pietro Conti Castelli. La memoria dipinta viene eseguita a quattro mani, da Lorenzo Pranzini per le parti di figura e da Luigi Bertacchi per gli ornati. Anche in questo caso si dovrebbero ribadire le unicità delle tombe di primo Ottocento della Certosa, ma si vuole però focalizzare l'importanza dell'esecuzione di un monumento funebre dedicato ad una donna. Solitamente questo genere di opere erano (e saranno nuovamente) prerogativa del genere maschile. Solo durante il governo napoleonico verranno eseguiti memorie a donne in quanto tali, non madri, mogli o vedove devote.
L'impianto compositivo e simbolico viene tratto dalla cultura settecentesca e del bolognese Mauro Tesi in particolare. Solo le due pleurant collocate ai lati del sarcofago propongono un'immagine neoclassica nel senso 'canoviano' del termine.
Riportiamo un brano tratto dalle descrizione del monumento inclusa nella Collezione dei Monumenti Sepolcrali del Cimitero di Bologna, edito da Giovanni Zecchi tra il 1825 e il 1827. “Monumento di Giovanna Marulli Conti dipinto da Luigi Bertacchi da Bergamo ornatista, e da Lorenzo Pranzini figurista. La Marulli fu donna nobilissima nata in Barletta sul Napoletano, ammirabile per la squisitezza dell'ingegno, e dei costumi. Fu moglie di Pietro Conti Castelli che la onorò del presente monumento, dolendosi d'averla perduta nel terzo parto in età d'anni 36, e non più. Morì ai 4. di Febbraio del 1804”.

Roberto Martorelli

Descrizione tecnica

Il manufatto è costituito da un'arcata dipinta nella quale sono raffigurati un basamento architettonico con tre lapidi e, ai lati, due statue femminili panneggiate. Sopra il basamento è collocato un sarcofago con, al centro del coperchio, una clessidra alata. Ai lati del sarcofago vi sono due anfore. Sulla parete di fondo è riprodotta la visione prospettica di una nicchia con abside, che funge da ambientazione per la scena.