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L'onda d'argento: Navigare Necesse est

1995

Schede

[...] andare nel movimento eterno con la fragilità che ci distingue : navigare è necessario perché è vita, la nostra.
(Arrigo Armieri)

“Navigare è necessario... vivere non lo è!”: queste le parole di Pompeo volte ad incitare il convoglio diretto verso Ostia ma che a causa della tempesta rimase bloccato in porto. La sua fermezza permise di far salpare le navi nonostante il pericolo. Su un brunito vassoio quadrato è collocata, staccata e libera, una una porzione di mare e qualche conchiglia sulla sabbia circonda l’evento. Sale sulle onde una barca come fosse di carta, fragile e indifesa si poggia, dondola, si capovolge. Brunita esternamente ma in oro dentro, come noi, diversi internamente. Navigare e necessario perché è la vita, la nostra.

Il Navigare qui assume un concetto diverso rispetto alle parole di Pompeo. L’uomo è costretto a navigare giorno per giorno e il suo solcare i mari assume un concetto superiore, la necessità di galleggiare in senso morale. La vita dell’uomo è in egual modo colma di avversità che vanno affrontate con la stessa ostinazione e libertà di una barca che oscilla tra le onde del mare, libera di navigare senza alcuna restrizione ma in balia del fato. Coraggiosa, testarda ma presente attraversa quelle acque come noi uomini con le nostre facoltà riusciamo ad affrontare le avversità consci del pericolo, messi alla prova. Sembra di sentire la brezza del mare, il pericolo nel cuore e allo stesso tempo tutta la forza naturale contrapposta all’involontario coraggio umano che intanto lo costringe ad assecondare il combattuto desiderio di predominare sugli ostacoli nonostante le asperità, ognuno a modo suo, ognuno con la propria abilità perché altro non è che se stesso in balia delle onde.

Ornella Chillè