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Lapide doppia di due legionari

lapide Età claudio-neroniana o prima età flavia, I secolo d.C.

Schede

Provenienza: Egitto, Nicopolis (Alessandria)

TRASCRIZIONE

L(ucio) Albio

L(uci) f(ilio) Pol(lia) mil(iti) leg(ionis) III Ɛ (=centuria) Celsi

h(ic) s(itus)

C(aius) Sossius optio

eius fecit

________

C(aius) Bassius C(ai) f(ilius) Pol(lia) Crispus

Tavio mil(es)

leg(ionis) XXII Ɛ (=centuria) Papina

vixit annos XXV mil(itavit annos) IIII

h(ic) s(itus) est

TRADUZIONE

A Lucio Albio figlio di Lucio, della tribù Pollia, soldato della 3a legione, della centuria di Celso, qui giace. Caio Sossio, suo optio fece

Caio Bassio Crispo, figlio di Caio, della tribù Pollia da Tavium, soldato della 22a legione, della centuria di Papino, visse 25 anni, militò 4 anni, qui giace

La lastra era in origine utilizzata per sigillare una nicchia funeraria in cui era conservata un'urna. La sua particolarità sta nel fatto che è iscritta su entrambi i lati: su uno è ricordato Lucio Albio della III legione Cirenaica, sull’altro lato (qui non visibile) Caio Bassio Crispo della XXII legione Deiotariana. Entrambe le legioni erano acquartierate nel medesimo accampamento a Nicopoli, subito ad est della grande città egiziana di Alessandria.
In entrambe le iscrizioni, oltre agli elementi compositivi del nome, alla tribù, in un caso alla provenienza (da Tavium, città della Galazia) e alla legione di appartenenza, è citata anche la centuria con il nome del centurione: Celso nel primo caso, Papino o Papiano (la lettura è incerta) nel secondo.

Curiosità:  La prima iscrizione fu dedicata al defunto Lucio Albio da un commilitone, Caio Sossio, che nella centuria aveva un ruolo di una grande importanza: era infatti optio, ossia braccio destro del centurione, con funzione di secondo ed eventualmente di vice. Il nome optio secondo lo scrittore latino Vegezio deriverebbe dal verbo adoptare, adottare, perché in quanto secondi dei centurioni questi li sostituivano in tutto e per tutto, come se fossero dei figli.

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Descrizione tecnica

Marmo: 25x30x3,3 cm. Inv. 19462