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Lapide di Titia Expectata

lapide Fine del I secolo a.C.–inizi del I secolo d.C.

Schede

Provenienza: Bologna, Muro del Reno

TRASCRIZIONE

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[---]s

sibi et [su]is

Titia Q(uinti) l(iberta)

Expectata

in fr(onte) p(edes) XVI

in ag(ro) p(edes) XX

TRADUZIONE

… a se stessa e ai suoi, Tizia Aspettata, liberta di Quinto.

(L’area funeraria) misura 16 piedi in larghezza e 20 piedi in lunghezza


Un infelice caso ha voluto che la parte superiore di questa pietra andasse perduta. Non si sono conservati quindi i nomi dei membri della famiglia di Expectata, i “suoi” ai quali fa riferimento la prima riga di testo rimasta leggibile. La liberta, il cui nome significava “attesa, desiderata”, apparteneva alla gens dei Titii.

Curiosità: il termine gens non si riferisce al nostro concetto di famiglia nucleare, formato da genitori e figli, ma a gruppi di famiglie legate tra loro da vincoli di parentela che si riconoscevano in un antenato comune dal quale avevano preso il nomen. Questo era particolarmente vero nei primi tempi della storia romana, quando le famiglie erano poche e Roma era una città. In seguito, con l’espansione di Roma e la diffusione della cittadinanza, poteva accadere che individui con lo stesso nomen vivessero in molte città e non si percepissero più come una unica gens, un po' come accade oggi con i cognomi molto diffusi. Tra tutti, i Titii (pronunciati Tizio e Tizia) erano tanto diffusi che oggi per indicare una persona qualsiasi diciamo… un tizio, una tizia.

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Descrizione tecnica

Arenaria: 141x61x35 cm. Inv. 19046