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Lapide di P. Umbrius Licinus

lapide Prima metà del I secolo d.C.

Schede

Provenienza: Bologna, Muro del Reno

TRASCRIZIONE

P(ublio) Umbrio

Licino

Hilarus l(ibertus)

VIvir (=sevir)

TRADUZIONE

A Publio Umbrio Licinio. Il liberto Ilaro, seviro (fece)

 

Si tratta della lapide funeraria di Publio Umbrio Licinio. Ad occuparsi della sua tomba fu il suo liberto Ilaro, che ricopriva la carica di seviro, ovvero sacerdote del culto imperiale. Possiamo ricostruire il suo nome completo. Come quello di tutti i cittadini maschi, anche il nome dei liberti era costituito da tre elementi: quando lo schiavo veniva liberato gli venivano attribuiti il praenomen e il nomen gentilizio dell’ex padrone, mentre il nome semplice con cui era stato chiamato da schiavo diventava il cognomen. Il suo nome perciò doveva essere Publius Umbrius Hilarus. Questa stele ha una gemella identica esposta nell’Atrio.

Curiosità: agli schiavi spesso venivano dati nomi “beneauguranti” come ad esempio Fortunatus, Moderatus, Gratus, Faustus ecc. Anche il nome Hilarus ha questa funzione: vuol dire, infatti, “allegro”.

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Descrizione tecnica

Arenaria: 212x59x33 cm. Inv. 19097