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Lapide di L. Petronius Hylas

lapide Fine del I–metà del II secolo d.C.

Schede

Provenienza: Bologna, Muro del Reno

TRASCRIZIONE

L(ucio) Petronio

Sperati liberto

Hylae

TRADUZIONE

A Lucio Petronio Hilas, liberto di Sperato


Questa elegante stele segnalava la presenza della sepoltura di un liberto della famiglia dei Petroni. Il suo nome, come di consueto nel caso dei liberti, era formato da tre elementi: il prenome, in questo caso Lucio, e il nome della gens venivano presi dall’onomastica dell’antico  padrone; seguiva poi il cognome. Quest’ultimo era il nome che aveva avuto e usato da schiavo: nel caso del defunto era Hylas, il nome di un servitore di Eracle nella mitologia greca.

Curiosità: nel mondo romano esistevano molti tipi di monumenti e lapidi funerarie. Le stele sono caratterizzate da una forma a sviluppo verticale, a rettangolo o arrotondata in alto, da uno spessore ridotto e da una disposizione di testo e iconografia destinata ad una visione frontale. Potevano essere provviste di un dente di incasso, cioè di una parte inferiore di dimensioni minori destinata ad incastrarsi in una base di pietra, oppure di un foro per inserire un palo stabilizzatore nella parte inferiore sepolta, oppure ancora essere inserite tramite un sistema a binario o grappe metalliche dentro un recinto funerario, che delimitava l’area funeraria. Quest’ultimo sembra il caso di questa stele, che mostra profonde tracce di inserzione in una struttura più grande.

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Descrizione tecnica

Calcare: 183x73x44 cm. Inv. 19026