Schede
Provenienza: Bologna, Muro del Reno
TRASCRIZIONE
Q(uintus) Minucius
Q(uinti) l(ibertus) Clymenus
sexvir sibi et
Modiae Se-
cundae uxori
t(estamento) f(ieri) i(ussit)
TRADUZIONE
Quinto Minucio Climene, liberto di Quinto, seviro, ordinò nel testamento che (questo monumento) fosse fatto per se stesso e per Modia Seconda, sua moglie
L’iscrizione ricorda due sposi, il liberto Quinto Minucio Climene e una donna, Modia Seconda, di cui non viene chiarito lo status giuridico, cioè se sia nata libera o schiava. Minucio è seviro, rivestiva cioè un ruolo sacerdotale connesso con il culto imperiale.
Curiosità: i liberti, ovvero gli ex schiavi liberati, acquisivano insieme alla libertà anche la cittadinanza romana, ma non completa di tutti i diritti civili: non potendo accedere alle cariche pubbliche, a loro era consentita solo la carica di seviro, che diventava un importante mezzo di promozione sociale.
Calcare: 183x61x23 cm. Inv. 19096