Salta al contenuto principale Skip to footer content

Lapide dei liberti di L. Valerius Piperclus

lapide I secolo d.C.

Schede

Provenienza: Bologna, Muro del Reno

TRASCRIZIONE

L(ucio) Valerio Pipercli

lib(erto) Baroni patri

Valeriae Pipercli

l(ibertae) Megiste matri

Valeriae Pipercli

l(ibertae) Tyche sorori

Valeriae

Ɔ (=mulieris) l(ibertae) Vitali

sorori

Valeria L(uci) l(iberta) Pelagia

viva suis fecit

in fr(onte) p(edes) XVI

in ag(ro) p(edes) XX

TRADUZIONE

Al padre Lucio Valerio Barone, liberto di Valerio Piperclo; alla madre Valeria Megiste, liberta di Valerio Piperclo; alla sorella Valeria Tiche, liberta di Valerio Piperclo; alla sorella Valeria Vitale, liberta di donna. Valeria Pelagia, liberta di Lucio, fece da viva per i suoi (parenti).

(L’area funeraria misura) sul lato strada 16 piedi, in lunghezza 20 piedi.


La stele, decorata nella parte superiore con decorazioni floreali, identificava l’area funeraria di circa 28 metri quadrati di una famiglia di liberti della gens Valeria. Si notano alcuni dettagli delle relazioni di patronato (il legame tra liberti ed ex padroni) che si affiancano ai legami di sangue: il padre, la madre e la figlia Tiche erano tutti liberti di un uomo di nome Lucio Valerio Piperclo; la seconda figlia era invece liberta di una donna della stessa gens Valeria; la terza figlia, che fece il monumento per i genitori e le sorelle, era liberta di un uomo di nome Lucio Valerio. È quindi possibile che i genitori abbiano avuto la prima figlia quando erano ancora schiavi di L. Valerio Piperclo, il quale, liberandoli, aveva dato loro il nome. La seconda e la terza figlia potrebbero essere state schiave di altre persone appartenenti alla gens Valeria oppure essere state riscattate e liberate dagli stessi genitori.

Curiosità: Nel territorio di Bononia sono stati trovati due frammenti di laterizi con impresso un marchio di fabbrica: L. Vale. Piperc. Dato che il nome Piperclo, con cui era conosciuto il patrono di questi liberti, è molto raro nel mondo romano è probabile che si tratti delle stesse persone: il ramo della famiglia dei Valeri a cui appartenevano i liberti ricordati in questa lapide era dunque impiegato nella produzione di laterizi.

Controlla l'epigrafe nel database EDR

Controlla l'epigrafe nel database UBI ERAT LUPA

Descrizione tecnica

Calcare: 178x65,8x28,5 cm. Inv. 19130