Schede
Provenienza: Bologna, Muro del Reno
TRASCRIZIONE
Q(uo)q(uo)verso
p(edes) XXXV
TRADUZIONE
In ogni direzione 35 piedi
Questa lapide, in pregiato marmo veronese, indicava le misure di un’area funeraria, i cui proprietari dovevano essere ricordati su un altro monumento. L’area era vasta circa 110 metri quadrati.
Curiosità: negli spazi acroteriali, cioè i triangoli a fianco del timpano, sono raffigurati due delfini sinuosi rivolti verso il basso. Si tratta di un tema iconografico molto diffuso nel mondo antico, già presente nella cultura greca ed etrusca. In origine i delfini erano concepiti come animali psicopompi, ovvero accompagnatori nel viaggio verso l’aldilà, rappresentato da un passaggio attraverso l’elemento acquatico. I delfini potevano per esteso rappresentare il viaggio, il mare attraverso cui si compiva questo viaggio, o alludere al mondo dionisiaco, fino a diventare un motivo ricorrente e schematico privo di significati complessi, ma genericamente percepito come elemento tipico dell’arte funeraria.
Marmo rosso veronese: 113,5x47x19,4 cm. Inv. 19029