Salta al contenuto principale Skip to footer content

Lapide commemorativa della costruzione di una cripta

lapide I - II secolo d.C.

Schede

Provenienza: Bologna, località Barbiano, colle di San Vittore. Reimpiegata nel chiostro della chiesa. 

TRASCRIZIONE

[---]nius L(uci) f(ilius) Lem(onia) [--- trib(unus)] mil(itum) IIII [---]

[---] III praef(ectus) c[astr(orum) Imp(eratoris) Caes]aris Augu[sti ---]

praef(ectus) c[lassis (duo)v[ir quinquenn]alis pont[(ifex) ---]

[---]m cryptam [- - - a sol]o peq(unia) sua d(ono) [d(edit)]

TRADUZIONE

…nio, figlio di Lucio, della tribù Lemonia, tribuno militare per 4 volte …per 3 volte prefetto degli accampamenti dell’Imperatore Cesare Augusto, prefetto della flotta, duoviro quinquennale, pontefice, donò a proprie spese una cripta

Questa lastra e quella esposta accanto contengono due parti non combacianti di una grande iscrizione pubblica nella quale si menziona un bolognese, dal nome proprio sconosciuto, la cui cittadinanza è però desumibile dalla citazione dell’appartenenza alla tribù Lemonia, il quale fece erigere una cripta pagando le spese di tasca propria. Lungo è l’elenco delle cariche che questo benefattore ricoprì nell’ambito dell’ordine equestre: ufficiale prima di terra poi di mare, quindi magistrato municipale - i duoviri erano i più alti governatori della colonia - ed infine sacerdote.

Curiosità: non sappiamo esattamente come fosse fatta o a cosa servisse la cripta, cioè l’ambiente sotterraneo, qui citato, ma è probabile che si trovasse non lontano dal punto di ritrovamento delle due iscrizioni, sulle prime colline bolognesi. L’ipotesi finora proposta è che si trattasse di un luogo destinato al culto di Mitra, divinità di origine iranica che ebbe ampia diffusione nell’Impero romano e i cui rituali si svolgevano all’interno di grotte o ambienti sotterranei.

Descrizione tecnica

Calcare: 33x43,9x16 cm. Inv. 19161