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La 7a GAP: guerriglia senza tregua

Militare Settembre - Ottobre 1943

Schede

La guerriglia urbana a Bologna è in larga parte attuata dai Gruppi armati di Azione Patriottica (GAP). In particolare la 7a GAP, che prende corpo e si rafforza all'inizio del 1944, è il centro propulsivo della lotta antifascista.
Al primo nucleo di una ventina di partigiani appartengono soprattutto antifascisti "anziani", collaudati nella clandestinità. Alcuni di essi, come Giuseppe Alberganti (Cristallo) o il primo comandante Alcide Leonardi (Luigi), provengono dall'esperienza della guerra civile spagnola. La presenza di questi elementi è fondamentale per conferire regole ferree e disciplina costante alle azioni, spesso temerarie, della 7a GAP, che sul piano dell'organizzazione (scelta degli obiettivi, basi di protezione, reti di collegamento) non lascia nulla al caso.
L'attività dei "banditi senza patria e senza Dio" (così li chiamano i fascisti) si affianca all'azione organizzata e di massa degli operai e delle donne, in città e in provincia.
Nell'estate 1944, la 7a brigata GAP, assieme alla 1a brigata “Irma Bandiera”, formata da sappisti, raggiunge una notevole espansione numerica e una eccezionale intensità operativa: al comando di Alcide Leonardi (Luigi), Bruno Gualandi (Aldo) e Giovanni Martini (Paolo), circa 250 partigiani portano a segno, nei soli mesi estivi da giugno a settembre, più di cento azioni, tra le quali la distruzione in vari punti della città di carri tedeschi carichi di benzina (20-24 giugno), la liberazione dei prigionieri politici dal carcere di San Giovanni in Monte (9 agosto), il danneggiamento di 32 cannoni antiaerei a Calcara (30 agosto), la distruzione della polveriera di Villa Contri (20 settembre), i due attacchi all'Hotel Baglioni, sede del comando di piazza tedesco (29 settembre e 18 ottobre).
Ma un peso ancora maggiore di queste azioni clamorose, ha lo stillicidio quotidiano di colpi e attentati, ai quali tedeschi e repubblichini non sanno porre rimedio. Nel periodo di massimo sviluppo la 7a GAP conterà circa 400 combattenti; sarà organizzata, in città e in provincia, su sei battaglioni o distaccamenti e sarà inquadrata nella Divisione Bologna.
Già dalla tarda primavera del 1944 si formano in pianura i distaccamenti di Castelmaggiore, Anzola, Medicina e Castenaso, seguiti più avanti da quelli di Castel San Pietro e Imola. Ogni distaccamento GAP è suddiviso in squadre di sei sette componenti, con una donna come staffetta di collegamento.
In pianura la vita dei gappisti dipende soprattutto dalla collaborazione dei contadini, che offrono a loro rischio e pericolo cibo e ospitalità. I partigiani vengono nascosti in un primo tempo nelle stalle e nei fienili; in seguito, quando i rastrellamenti dei nazifascisti si faranno più insistenti e accurati, saranno ricavati rifugi attraverso buche nei campi ricoperte di assi e mimetizzate con terra e fogliame, oppure scavando gli argini dei fiumi e dei canali

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