Gruppi universitari fascisti (GUF)

1920

Scheda

Il 20 ottobre, gli studenti fascisti bolognesi, sull’esempio di Siena, decisero di nominare una commissione per formare una organizzazione universitaria che si concretizzò nel novembre 1921 con la nascita del Gruppo Studenti Universitari Fascisti (S. Salustri, La nuova guardia. Gli universitari bolognesi tra le due guerre (1919-1943), Bologna, CLUEB, 2009, p. 31).
Dal 1919 molti studenti universitari aderirono ai Fasci italiani di combattimento e formarono in molte città delle Squadre d'azione formate da goliardi. Nel 1920 si formarono ufficialmente i Gruppi Universitari Fascisti (GUF), coinvolgendo gli studenti che si riconoscevano nel Partito Nazionale Fascista.
Dopo le leggi fascistissime e la nascita del Regime, nel 1927 questi gruppi vennero gestiti direttamente dal partito fascista per organizzare in modo strutturato la gioventù che avrebbe dovuto rappresentare "la futura classe dirigente" d'Italia.
I Gruppi universitari fascisti divennero uno strumento del regime per operare negli atenei.
Il loro compito, come si legge nel regolamento allegato allo Statuto del PNF, era quello di «inquadrare la gioventù studiosa italiana, per educarla secondo la dottrina del fascismo».
I GUF erano ad iscrizione volontaria per i giovani tra i 18 ed i 21 anni che provenivano dalla Gioventù Italiana del Littorio (GIL) iscritti ad una Università, ad un Istituto Superiore, ad un'Accademia Militare o all'Accademia Fascista della GIL.
Erano organizzati al comando di un responsabile nominato direttamente dal Segretario Federale, su proposta del Segretario del GUF, in nuclei di almeno 25 studenti ed erano presenti in ogni città.
Erano impegnati in attività politico-culturali e avevano l'obiettivo di preparare e selezionare i giovani.
Il GUF organizzò littoriali del lavoro, della cultura, dello sport. Allestì e gestì iniziative assistenziali, ma curò in modo particolare la preparazione militare degli universitari, istituendo la Milizia fascista universitaria.
A partire dal 1934 ebbe l’incarico di gestire i Littoriali della cultura e dell’arte, i quali ogni anno avrebbero dovuto premiare i Littori e indicare i 10 studenti meglio classificati in vari ordini di materie. I Littoriali servivano prevalentemente come manifestazione propagandistica ed erano sempre occasione per la celebrazione del culto del Duce. Il Guf vincitore aveva l'onore di potersi qualificare come Guf Littoriale e portare una M d'oro (iniziale di Mussolini) sulla propria casacca.
Quasi tutti i GUF avevano un periodico. A Bologna uscì “Architrave”. Sia i periodici sia i Littoriali furono talvolta usati dagli studenti per la “fronda” al regime. [O]

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Eventi

Vedi anche

Persone

Bibliografia
Arte, cultura, sport, lavoro, stampa, milizia, turismo, littoriali, assistenza, organizzazione
GUF
1937 Bologna Nuova guardia
Compagni maestri
R. Renzi
Decima Legio. In occasione dei prelittoriali della cultura e dell'arte e degli agonali dello sport XIII
Bernardini F., a cura di
1935 Bologna GUF di Bologna
Gli anni che scottano: il primo lungo viaggio dentro il fascismo
Gambetti F.
1995 Milano Mursia
I giornali bolognesi nel ventennio fascista
Onofri N.S.
1972 Bologna Moderna
Il lungo viaggio attraverso il fascismo
R. Zangrandi
1964 Varese Feltrinelli
L’arte nel fascismo
AA. VV.
Lavoriamo per i nostri soldati
GUF Sezione femminile Bologna
1942 Bologna
Littoriali maschili e femminili del lavoro: Torino - Pisa - Milano, marzo - aprile - maggio 1941
GUF Partito nazionale fascista, Direttorio nazionale Gruppi universitari fascisti
1941 Bologna : Società Anonima Poligrafici Il Resto del Carlino
Organizzazioni di cultura
AA. VV.
1942 roma
Storia dei Guf. Organizzazione, politica e miti della gioventù universitaria fascista
L. La Rovere
2003 Torino Bollati Boringhieri
Storie della goliardia bolognese dall'orbace alla contestazione
Boschetti G., (a cura di)
1988 Bologna Tamari