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Fanteria - 97° e 98° reggimento, brigata Genova

Schede

Costituita in Libia nel giugno 1916 dai depositi del 22° ed 88° Fanteria.

Anno 1916
La Brigata, tornata dalla Libia alla metà del giugno, raggiunge nella prima metà di luglio Villafranca Padovana dove, alle dipendenze della 48a divisione, cura il suo completamento.
All'inizio di agosto i reggimenti della “Genova” raggiungono la zona a sud di Udine, venendo poi assegnati il 97° alla Brigata “Etna” ed il 98° alla “Pavia”: entrambi saranno impegnati nelle operazioni della Battaglia per Gorizia (VI dell'Isonzo). Il 98°, entrato in linea sul torrente Vertoibizza (sl. Vrtojbica) tenta a più riprese la conquista di quota 103, senza però ottenere risultati; contestualmente, il 97° è impegnato a Castagnevizza del Carso (sl. Kostanjevica na Krasu): qui la conquista di «un importante caposaldo della nuova linea di difesa del nemico» vale il conferimento della medaglia d'argento alla sua Bandiera reggimentale.
Il 19 agosto la “Genova” è di nuovo riunita e, schierata nella zona del Monte San Marco (sl. Markov hrib), alterna i suoi reparti in prima linea sino alla metà di ottobre, quando è inviata di riposo nel settore di Valerisce (una località di San Floriano del Collio). Il 1° novembre gli uomini sono a Gorizia ed il 97° è chiamato ad occupare il «trincerone» di Belpoggio, subìto abbandonato per via della reazione avversaria. A metà novembre è il 98° ad essere richiamato in linea: assegnato alla 43a divisione, è dislocato nel settore del Markov hrib. Fino alla fine dell'anno i reggimenti si alternano nei turni in prima e seconda linea.

Anno 1917
Dopo un periodo di riposo trascorso a Valerisce, il 18 gennaio la “Genova” è trasferita a Caporetto (sl. Kobarid) dove assume la difesa del fronte, alternando i suoi reparti tra lavori di rafforzamento della linea e colpi di mano contro il nemico.
Il 24 ottobre il lancio dell'offensiva austro-tedesca coglie la Brigata schierata sul fronte che da Vrata giunge al versante nord del Monte Nero, ad est di Caporetto. Dopo aver cercato di resistere strenuamente, gli uomini sono costretti a ripiegare: raggiunta Kobarid, una lunga ritirata porta la truppa, molto ridotta nell'organico a causa delle perdite subìte, a Mantova, dove viene sciolta il 20 novembre.

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. V, Roma, Libreria dello Stato 1927, pp. 29-30