Fanteria - 91° e 92° reggimento, brigata Basilicata

Fanteria - 91° e 92° reggimento, brigata Basilicata

Scheda

All’inizio della guerra la Brigata si trova accantonata a Longarone, alle dipendenze della 10° divisione. Il 15 giugno 1915 raggiunge il fronte del Cadore, col 91° a Forcella Zovo – Passo Logerin – Forcella Dignas, mentre il 92° rimane a riposo presso Auronzo.
Per tutto il mese di Luglio, alternandosi con reparti bersaglieri, il 91° tenta di avanzare verso le difese nemiche del monte Cavallino, senza successo.
In agosto, la Brigata Basilicata col 91° e reparti del 92° fanteria, tenta l’assalto al monte Rotheck ed alla vicina cima Frugnoni, lungo la dorsale Carnica: ogni tentativo porta solo conquiste parziali che l’avversario riprende con contrattacchi immediati.
Altri assalti, tutti infruttuosi, vengono fatti contro i medesimi obiettivi anche in settembre. Dopo breve riposo la Brigata si trasferisce nel settore del Col di Lana ed il 27 ottobre 1915 prende parte alla conquista del costone di Salesei, solo il giorno 29 la tenacia degli attaccanti viene premiata.
Trascorso il mese di dicembre a riposo, la Brigata raggiunge alla fine di febbraio 1916 il settore del monte Cristallo, lungo la linea Col dei Stombi – Tre Croci – Val Grande, dove effettua turni di trincea e riposo.
In maggio il 91° passa sul Col Rosà ed il 92° si schiera sotto la Croda d’Ancona. Dal 6 al 22 giugno il 92° tenta ogni sforzo per sorpassare il reticolato nemico senza riuscirvi, subendo gravi perdite. Le operazioni debbono essere sospese e la Brigata si limita sino a fine 1916, ad osservare turni di trincea.
Il 31 marzo 1917 la Basilicata cambia settore delle operazioni, viene inviata in val Travignolo tra il Paneveggio e cima Bocche; in tale zona permane sino ad ottobre.
Causa lo sfondamento del fronte a Caporetto, la Brigata è costretta a raggiungere la linea del Piave, attestandosi tra il monte Tomba e Pederobba. Il 15 novembre il nemico attacca con l’intenzione di sorpassare il Piave davanti le trincee del 91° fanteria che sventa il forte tentativo; solo il giorno 19 i reparti in linea presso Pederobba abbandonano le posizioni ormai indifendibili e si ritirano sulla sponda destra del Piave.
Nei giorni seguenti la pressione austriaca non accenna a diminuire, vengono ceduti brevi tratti di trincea, ripresi con attacchi alla baionetta da reparti della Basilicata assieme a Bersaglieri del XXV battaglione. Placatasi la battaglia, il giorno 26 novembre la Brigata scende a riposo, rimanendovi fino al 13 ottobre, quando ritorna in linea tra Osteria del Lepre e val San Lorenzo, settore del monte Asolone.
Segue un periodo di riposo, solo a metà gennaio del 1918, la Brigata Basilicata raggiunge Bassano ed in febbraio ritorna nelle trincee del monte Asolone.
In previsione della battaglia del solstizio, il 91° ed il 92° fanteria presidiano l’immediata retrovia del Grappa; il 15 ha inizio l’attacco con parziali successi verso la regione dei Colli Alti del Grappa che vengono rioccupati da reparti italiani già nei giorni seguenti.
A fine luglio la Brigata è posta a riposo in Bassano, dove attende l’arrivo dei complementi.
Il 24 ottobre i reparti italiani passano il Piave con obiettivo Vittorio Veneto, sul Grappa la Basilicata ritorna in linea e punta sulle posizioni ancora in possesso del nemico presso l’Asolone.
Fino al 3 novembre, giorno dell’armistizio, la Basilicata avanza incontrando sempre tenace resistenza da parte austriaca, ed il 4 novembre termina le ostilità nei pressi di Strigno.

Paolo Antolini.

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Brigata Basilicata - 91° e 92° Fanteria
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Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico, Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929, 8 volumi