Fanteria - 79° e 80° reggimento, brigata Roma

Fanteria - 79° e 80° reggimento, brigata Roma

Scheda

Sede dei reggimenti in tempo di pace: Verona
Distretti di reclutamento: Benevento, Casale, Caserta, Chieti, Cosenza, Forlì, Messina , Modena, Napoli, Siracusa, Vercelli

Anno 1915
Durante la mobilitazione la Brigata Roma trovasi già dislocata nella zona di confine compresa tra Val Posina – monte Pasubio – Colle della Borcola.
In giugno prosegue la sua avanzata lungo la Vallarsa e le alture laterali, Col Santo e Zugna, occupando agevolmente i forti austriaci in costruzione del Matassone e Pozzacchio.
In ottobre si svolgono alcune azioni offensive sull’altipiano di Folgaria (Passo Coe), alle quali partecipa il 79° reggimento, viene tentata l’occupazione di Bocca di Valle Orsara e monte Maronia: le forti difese del nemico ostacolano e bloccano ogni nostro tentativo.
Contemporaneamente l’80°, dalle sue posizioni in Vallarsa, punta su Rovereto, occupando altro terreno, poi la stagione invernale incombente costringe i reparti a rafforzarsi sulle posizioni raggiunte.

Anno 1916
Fino ad aprile la Brigata alterna i suoi reparti nel servizio di prima linea; ai primi di maggio, in previsione della offensiva di primavera (Strafexpedition) minacciata dal nemico, la Roma si sposta a cavaliere delle valli Morbia e Zocchio. Il giorno 15 inizia il bombardamento preparatorio dell’offensiva, le posizioni tenute dai fanti della Brigata sono investite da un uragano di fuoco che costringono i reparti a retrocedere sulla linea di massima resistenza, dove fermano gli attaccanti sino al 16 maggio.
Nei giorni seguenti la situazione si fa critica per tutto il settore investito dall’attacco e la Roma è costretta ancora a ripiegare ; inviata nelle retrovie per ricostituirsi causa le gravi perdite, riesce a formare un solo reggimento coi complementi ricevuti.
Il 29 maggio rientra in linea sul fronte del torrente Leno di Vallarsa con compiti di retroguardia sino al 9 giugno, quando, finalmente ricostituita, può partecipare alle azioni tese a riprendere almeno in parte il terreno ceduto nei primi giorni dell’offensiva. L’operazione costa alla Brigata ingenti perdite ed il 20 giugno è inviata di nuovo in retrovia, nel settore di Colle Xomo (Pasubio).
Il 25 giugno la Roma concorre coi suoi reparti al tentativo di occupare il monte Majo, da dove gli austriaci cannoneggiano la retrovia italiana sul Pasubio: le difese nemiche bloccano ogni tentativo del 79° reggimento, l’80° contro il Corno del Coston incontra medesime difficoltà.
Fino ai primi di ottobre i reparti trascorrono un periodo di relativa calma, il giorno 7 riprendono i tentativi per la conquista della selletta di quota 1449 – 1502 di monte Majo, con scarsi risultati. Sospesi gli attacchi, il 79° reggimento passa sul Pasubio e fa parte di una colonna che tenta la conquista del Roite: le operazioni oltre che dal nemico sono ostacolate dalle tormente di neve. In novembre la Roma si riunisce nel settore di fronte della Val Posina.

Anno 1917
Nessun avvenimento notevole sino al 24 maggio, quando gli austriaci con truppe scelte, muovono numerosi attacchi contro le posizioni tenute dal 79° a monte Majo: sempre respinti con gravi perdite. Il 15 agosto la Brigata si trasferisce in Carso, nel settore di Plava per prendere parte alla imminente XI° Battaglia dell’Isonzo; sino ai primi di settembre si susseguono feroci combattimenti sulla Bainsizza, poi la linea si assesta con gli italiani che si attestano circa a metà del pianoro e gli austriaci sull’ultima linea difensiva prima del vallone di Chiapovano.
Il 22 ottobre la Brigata trovasi schierata nel settore Veliki Vhr – Na Gradu, il giorno 24, quando ha inizio la grande offensiva austro tedesca, la Roma resiste sulle sue posizioni, poi deve ripiegare per la grave crisi creata dallo sfondamento di Caporetto; il 79° praticamente accerchiato, si sacrifica quasi per intero nelle trincee del Veliki, i superstiti assieme ai resti dell’80° reggimento puntano su Auzza e Cividale, quindi per Codroipo e Sacile arrivano al Piave: della Brigata rimane un solo battaglione.

Anno 1918
Dopo un lungo periodo di riordinamento e istruzione, ricostituita nei ranghi, la Brigata Roma passa nel settore della Val Camonica.
Il 15 giugno riceve l’ordine di trasferirsi sul Piave, dove si schiera tra Meolo e Vallio, di retroguardia: l’80° fanteria interviene il 20 giugno per ricacciare indietro truppe austriache che erano riuscite ad infiltrarsi nei pressi del canale Palumbo. Spentasi la grande battaglia del solstizio, la Roma ritorna nelle Giudicarie nel settore monte Lavanech – Melino.
Passata poi alle dipendenze della 15° divisione, il 23 ottobre è trasferita sul Grappa, nel settore Val Cesilla – Pertica, dove nei giorni dal 25 al 27 viene duramente impegnata nei combattimenti per la conquista di importanti posizioni. il 30 e 31 sono giorni di intensi bombardamenti, poi il 1° novembre si muovono ancora le fanterie e finalmente il nemico accenna ad arretrare.
Il 3 novembre giorno dell’armistizio, la Brigata Roma si raduna a Ponte della Serra.

Paolo Antolini

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Documenti
Brigata Roma - 79° e 80° Fanteria
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Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi