Salta al contenuto principale Skip to footer content

CUMER, comando militare della Resistenza in Emilia-Romagna

1944 - 1945

Schede

Comando unico militare Emilia Romagna, (CUMER).
Nella primavera 1944 il CLNAI diede vita al CVL, l’organizzazione militare del movimento antifascista che conduceva la guerra di liberazione.
Il CVL divenne la guida della lotta armata, al quale facevano capo i vari comandi regionali, ai quali, a loro volta, facevano capo i comandi piazza delle varie città.
In Emilia - come si chiamava allora l’attuale regione EmiliaRomagna - fu costituito il Comando unico militare Emilia Romagna. Operò ininterrottamente dal giugno-luglio 1944 alla liberazione.
Il CVL riconobbe la piena operatività del CUMER il 9.7.1944, anche se fu effettivamente operativo nell’ultima settimana di luglio.
Questa la sua struttura dirigente principale: Ilio Barontini* “Dario” (PCI) comandante; Leonildo Cavazzuti* “Sigismondo” (DC), vice comandante; Gianguido Borghese* “Ferrero” (PSIUP), commissario politico (ma per qualche tempo fu vice comandante); Giuseppe Scarani “Carega” (PdA), capo di stato maggiore; Cipriano Tinti* “Farbis” (PdA), responsabile del servizio informazioni; Giuseppe Beltrame* “Pino” (PCI), responsabile del servizio sanità; Romeo Landi* “Michele” (PCI), capo servizio stampa; Ena Frazzoni* “Nicoletta”.
Della struttura militare del CUMER fecero parte 341 partigiani e alcuni patrioti. I caduti furono 16 e 10 i feriti. Ebbe un giornale dal titolo “Il Combattente”. [O]