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Chiude la sezione merletti e ricami dell'Aemilia Ars

1 Gennaio 1936

Schede

Viene posta in liquidazione la sezione merletti e ricami dell'Aemilia Ars, divenuta, grazie all'opera della contessa Lina Bianconcini Cavazza, una vera e propria industria femminile.
Fin dal 1899 la contessa Cavazza aveva iniziato a insegnare il "punto antico", il reticello, ad alcune ragazze povere. Nei primi anni del '900 l'attività di confezione di merletti, adatti a decorare capi di biancheria e corredi, coinvolgeva decine di donne, reclutate in città o nel contado, che lavoravano normalmente a domicilio. Alla confezione di un merletto partecipavano quasi sempre più merlettaie.

Ciascuna realizzava la parte corrispondente alla propria specialità. I pezzi finiti erano montati in un secondo tempo.
Durante la Grande Guerra le abili ricamatrici erano state temporaneamente riconvertite in cucitrici di divise militari. Le donne, rimaste sole per l'invio dei mariti al fronte, potevano così garantirsi un minimo di reddito.
Il fondo di disegni e campionari di pizzi e ricami di Aemilia Ars è acquisito dal Comune e depositato presso il museo Davia-Bargellini.

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