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Campo Ospedali - Muro di cinta

Di rilevanza storica

Schede

Nell’area originariamente dedicata dai monaci certosini alle coltivazioni e alla grande vasca a uso di peschiera vengono costruite - a partire dall’inizio del Novecento - significative cripte e cappelle famigliari. Le tombe più antiche sono disposte parallele al muro che costeggia il Canale di Reno, mentre l’ampio spazio centrale, il Campo degli Ospedali, trova una definitiva destinazione a partire dalla metà del Novecento. Tra i monumenti appoggiati al Muro di cinta lungo il Canale si segnalano quelle dedicate a Luigi Zanardi e al padre Francesco (Silverio Montaguti, 1922), Giorgio Morandi (Giacomo Manzù, 1964) e Bruno Saetti (1984). Tra le opere di gusto Liberty e Deco vanno almeno citate la tomba Bonora (Alfonso Borghesani, 1921) e Vegetti di Armando Minguzzi (1884-1940). Tra le diverse opere che interpretano il rinnovato classicismo di metà Novecento si segnalano il sepolcro Frassetto di Farpi Vignoli (1950) e la Cappella Monti progettata da Luigi Saccenti (1940). Al centro del Campo degli Ospedali è visibile anche da grande distanza il Monumento Ossario dei Caduti Partigiani, capolavoro del razionalismo italiano progettato da Piero Bottoni. Completato nel 1959, è arricchito da sculture dello stesso architetto, oltre che da quelle di Genny Mucchi e Stella Korczynska. Di fronte alla scala di accesso è suggestivamente collocato il sarcofago di Giuseppe Dozza (1901-1974), il Sindaco della Liberazione. Intorno all’Ossario e lungo i vialetti si dispongono numerose cripte e cappelle di famiglia, alcune delle quali di interesse artistico e architettonico. Tra tutte spicca la Cappella Goldoni progettata da Giuseppe Vaccaro (1896-1970), ornata da un grande bassorilievo rappresentante il Giudizio Universale scolpito da Amerigo Tot (1909-1984). In testa all'edificio per loculi del viale d'accesso al Campo Nuovo, nel lato est, è possibile ammirare il grande rilievo in bronzo che l'Umanitaria ha dedicato ai propri defunti, interessante opera di Enzo pasqualini del 1960.