Paolino Arstani

Paolino Arstani, da Raffaele e Augusta Grandi; nato il 12 febbraio 1906 a Castello d'Argile. Nel 1943 residente a San Pietro in Casale. Licenza elementare. Bracciante.
Iscritto al PSI. Il 24 marzo 1929, in occasione delle elezioni per il "plebiscito", fu arrestato con altri 12 militanti antifascisti di Bologna e Modena, tra i quali il fratello Amedeo.
Accusato di «ricostituzione del PCI e propaganda sovversiva», venne deferito al Tribunale speciale e il 2 dicembre 1929 condannato a 4 anni di reclusione. Il 5 novembre 1932 fu liberato a seguito della concessione dell'amnistia per il decennale fascista.
Nell'occasione venne classificato comunista e incluso nella "3a categoria", quella delle persone considerate politicamente più pericolose. Il 2 dicembre 1942 nella sua pratica fu annotato: «E’ vigilato».
Militò nel btg Tolomelli della 2a brg Paolo Garibaldi e operò a San Pietro in Casale.
Arrestato dai fascisti il 28 febbraio 1945, restò in carcere a Cento (FE) sino al 14 marzo 1945.
Riconosciuto partigiano, con il grado di sergente, dal 28 febbraio 1944 alla Liberazione. [B-O]