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Podestà dell'anno 1491

lapide

Schede

[LEG]IB(US) ET PARILI TRUTINA QUI CUNCTA PEREGIT
[P]ANONIO ET LATIO TORQUE CREATUS EQUES
[H]IC SUA FELSINEUS MUTINENS(IA?) SIGNA POTESTAS
[STIRPE] VALENTINA CAE[S]AR ALU(M)NUS HABET
MCCCCLXXXXI

Gruppo di quattro lapidi sormontate dall'iscrizione in italiano: 
LE ANTICHE INSEGNE DEL PODESTA' DI BOLOGNA POSTE UN TEMPO NELLA
GRANDE SALA DI GIUSTIZIA QUI FURONO COLLOCATE NELL'ANNO 1914.

Palazzo Re Enzo, piazza del Nettuno 1. Anno di posa 1914.

Traduzione

"Colui che condusse a termine ogni impresa nel solco delle leggi e con pari giudizio, creato Cavaliere con decorazioni militari dalla Pannonia e dal Lazio, egli, potestà felsineo, tiene le proprie insegne modenesi (?), Cesare, figlio di stirpe Valentina. 1491".

Nota:
Per le integrazioni al testo, molto deteriorato in alcuni punti, si veda la lettura fornita da L. Sighinolfi, L'antica decorazione del Salone del Podestà in Bologna, in «Atti e memorie della Deputazione di Storia patria per le province di Romagna», 1913, p. 553, dove tuttavia alla prima riga al posto di cuncta peregit si riporta erroneamente viator peragat.

La traduzione dell'ultima parte non è perspicua e si rischia una ambigua sovrapposizione del personaggio con Cesare Borgia, duca di Valentinois dal 1498.