Salta al contenuto principale Skip to footer content

Altare funerario di C. Nonius Pius

lapide Età di Traiano, 98-117 d.C.

Schede

Provenienza: Roma. Collezione Marsili

TRASCRIZIONE

C(aio) Nonio Pio q(ui) v(ixit) a(nnis) VI

m(ensibus) V d(iebus) VII fec(it) Nonia Spes

[f]ṛatri bene merenti

TRADUZIONE

A Caio Nonio Pio, che visse sei anni, cinque mesi, sette giorni, fece (fare) Nonia Speranza al fratello meritevole

Il frammento appartiene ad un altarino funerario, monumento commemorativo ben diffuso a partire dall’età di Tiberio fino al IV secolo d.C. all’interno dei cosiddetti “colombari”, camere sepolcrali che costeggiavano le strade extraurbane di Roma composte da loculi dove venivano conservate le urne con i resti dei defunti. Particolarmente rara è la dedica dell’altare al piccolo Caio Nonio Pio da parte della sorella, che si sostituisce ai genitori, normalmente attestati come dedicanti. Possiamo forse perciò pensare che questi due poveri fratelli fossero già rimasti orfani?

Curiosità: il bimbo defunto è ritratto sull’altare come un novello Mercurio, perchè nella mano destra porta il caduceo, il bastone con due serpenti intrecciati, attributo tipico del dio messaggero delle divinità dell’Olimpo. Ma il gesto dell’indice destro portato alla bocca lo rende in tutto simile anche ad Arpocrate, l’Horus fanciullo, rivelandoci che il bambino era un seguace del culto della dea Iside, madre di Arpocrate. Il monumento celebra quindi una sorta di doppia “deificazione” di Caio Nonio Pio.

Consulta l'epigrafe nel database EDR

Consulta l'epigrafe nel database UBI ERAT LUPA

Descrizione tecnica

Marmo: 26x36,5 cm. Inv. 19378